Il patriottismo non è il nostro pane. Specie se eccessivo. Ma si sa, parlando di formaggi noi italiani siamo bravissimi a storcere il naso nei confronti di qualsiasi “nemico” estero, facendoci grandi degli oltre 450 prodotti nostrani.
Ma arriva il momento in cui bisogna mettere da parte l’orgoglio e riconoscere che fuori dalla penisola sanno decisamente il fatto loro. Ammettere che, nonostante la nostra supremazia (eh dai, quella non ce la toglie nessuno, che dite?), ci sono Paesi al mondo che producono capolavori assoluti.
Mi servirò della preziosa guida che Corriere Cucina ha fornito a tutti noi. Tre, due, uno, si parte:
BRIE.
Siamo, ovviamente, in Francia. Non chiamatelo Brie così come si legge, per favore. La sua pronuncia è Brì. Al primo errore in terra francese la lapidazione è probabilissima.
A pasta molle, preparato con latte crudo vaccino, deve il suo nome all’omonima regione a est di Parigi. Banalizzato da alcune versioni industriali è un trionfo di bontà: un formaggio a crosta fiorita, ricoperto di muffe bianche. La pasta color giallo paglierino ha un gusto acidulo e leggermente piccante.
CAMEMBERT.
Siamo sempre in Francia, alla faccia nostra, ma si sa, per formaggi e vini sono inattaccabili. Altro prodotto a pasta molle, originario della Normandia.
Il camembert è preparato con latte crudo vaccino in piccoli stampi del diametro di 10-11 cm, quindi, come si dice in gergo tecnico, insemenzato con spore di muffa. Si consuma a circa 20 giorni dalla produzione, completamente ricoperto di crosta bianca (che rigorosamente mangio fino al dramma intestinale).
CHEDDAR.
E’ inglese, semicotto, a pasta dura. Viene preparato con latte vaccino e possiede una forma cilindrica del diametro di circa 20-30 cm. La stagionatura si protrae per 3-12 mesi, a seconda delle dimensioni delle forme.
La pasta di questo formaggio ha un colore chiaro (qualcuno dice che il suo colore non sia l’arancione. Il dibattito è ancora aperto) e un gradevole e delicato sapore di nocciola che si intensifica con la stagionatura.È il re indiscusso dell’abbinamento con l’hamburger.
EMMENTALER.
Dalla Svizzera con amore, viene prodotto con latte vaccino. Ha pasta dura e semicotta e un sapore dolce e aromatico. Di forma cilindrica e leggermente bombata, il suo peso varia tra i 50 e gli 80 kg.
FETA.
Il formaggio greco più conosciuto.
Prodotto con latte misto (un tempo solo con quello di pecora) in grandi forme, viene poi tagliato a fette (per questo si chiama così), condito con sale e posto in salamoia. Il suo gusto è piacevolmente ma intensamente salato.
GRUYÈRE.
Tipico della Svizzera francese, viene preparato con latte vaccino in una forma cilindrica del diametro di circa 50 cm.
La parta è dura e cotta a 55°C, bianca avorio. Il sapore e l’aroma sono delicati, ma persistenti, grazie all’alimentazione delle vacche di alta montagna.
MANCHEGO.
Spagnolo e bello. Tanto bello. È preparato con latte di pecora ed è prodotto in cilindri del diametro di 20 cm. Pesa meno di 3 kg.
La pasta è consistente e il gusto piuttosto deciso, mentre la crosta è verde scuro, grazie alle muffe.
ROQUEFORT.
Formaggio erborinato della Francia meridionale, prodotto con latte di pecora. La cagliata è posta in fascere di 20 cm di diametro e 10 cm di altezza, dando vita a forme del peso di circa 3 kg.
Poi, si aggiungono le spore del Penicillium roqueforti e si fa proseguire la stagionatura in grotta.
Pasta bianca e burrosa, dal sapore deciso, forte, leggermente piccante: un formaggio selettivo. Il risotto al roquefort me lo sogno di notte.
STILTON.
Inglese, erborinato e semiduro. Visivamente, molto simile al gorgonzola.
Risulta essere prodotto con latte vaccino e le forme, di circa 5 kg, devono maturare per circa 5-6 mesi. La crosta è bruna, la pasta soda e cremosa, il sapore forte e leggermente piccante.
VALAIS RACLETTE.
Chi non l’ha mai provata, alzi la mano. Irresistibile, svizzera delle Alpi Vallesi, prodotto con latte di vacca, del peso di 6-7 kg. La stagionatura si protrae 5-6 mesi.
La raclette viene riscaldata vicino al fuoco e poi raschiata con l’apposito attrezzo, per raccoglierne la pasta cremosa via via che si fonde. Tipica nei panini, ne vorrete sempre di più e la vostra vita non sarà più la stessa.
Ovviamente il mondo è pieno di altri formaggi stranieri che valgono un assaggio.