Proprio come gli esseri umani, le piante soffrono di una varietà di acciacchi causati da vari parassiti, oppure provocati dagli insetti che mangiano le foglie o ancora per colpa delle malattie fungine. Nel primo caso, quelli che consideriamo “parassiti” sono proprio delle creature selvatiche che arrivano, indesiderate, nel nostro giardino cercando di sbarcare il lunario! Talvolta, però, invitano anche tutti i loro parenti e le cose possono sfuggire di mano. È quello il momento di entrare in azione.
Si dice che un’immagine valga più di mille parole, quindi, armatevi di un buon libro illustrato sul giardinaggio che raffiguri gli insetti benefici e i predatori del giardino e, se possibile, il danno che recano. Ad esempio, gli scarabei del giglio – quelli che si ingozzano con i vostri preziosi fiori – sono di colore rosso brillante, e possono essere facilmente confusi con le benefiche coccinelle mangia afidi. Osservate le immagini e imparate a distinguere gli amici dai nemici.
Come regola generale, anche se molto approssimativa, i parassiti che masticano le piante rumorosamente sono pigri vegetariani; i predatori divoratori di parassiti sono scattanti carnivori.
È possibile contenere il numero dei parassiti collaborando con la Natura, piuttosto che eliminarli usando dei pesticidi, quindi, fate di questo principio la vostra prima linea di attacco.
Scegliete le piante che attirano gli insetti per poter richiamare i predatori naturali nel vostro giardino e lasciare che facciano il loro lavoro. La coltura associata – coltivare le piante che richiamano i predatori insieme a quelle che attraggono le loro prede, o coltivare piante superflue, più attraenti per i parassiti rispetto alle loro vicine più costose – è una versione leggermente più sofisticata della stessa idea.
Il segreto di tutto sta nell’equilibrio ecologico. Sistemate delle casette e delle vaschette per gli uccelli, e coltivate le siepi per incoraggiare i volatili a venire nel vostro giardino. Disponete un mucchietto di tronchi per offrire un riparo ai ricci, e invitate le rane e altri anfibi creando dei piccoli stagni. Queste creature banchetteranno con i parassiti e creeranno un perfetto equilibrio tra predatore e preda. Più sarà ricca la biodiversità del vostro giardino più sarà pieno di vita, e ne sarete più che felici.
Inserite voi stessi i predatori naturali, come i nematodi – parassiti che cacciano le specie che mangiano le piante – nel vostro giardino. Acquistate qualsiasi specie sia in grado di predare i parassiti che volete controllare. Molti sono disponibili facendo ordini on line e sono venduti in confezioni con le relative istruzioni per l’uso.
Se la Natura non vi aiuta, potete intervenire con i seguenti metodi non chimici.
-Coglieteli in flagrante
Può essere noioso, ma eliminare i predatori manualmente e sbarazzarsi di loro, in alcuni casi è la soluzione migliore. Gli afidi, ad esempio, possono essere rimossi con le dita. Gli scarabei del giglio o i tortiglioni del vino, che provocano danni nel lungo periodo e sono difficili da controllare in altri modi, possono essere catturati e schiacciati sotto i piedi.
-Affogateli
Nebulizzarli con acqua o con una leggera soluzione di detersivo liquido per i piatti è un metodo provato e collaudato per sbarazzarsi degli afidi succhia-linfa e delle specie affini.
-Scegliete l’organico
I centri vivaistici vendono deterrenti sicuri per l’ambiente a base di oli vegetali e altre sostanze organiche che scoraggiano o addirittura uccidono specifici parassiti da giardino.
Se non riuscite a risolvere
In caso di gravi infestazioni, potreste non avere alternative all’uso dei pesticidi. Ricordate che sono veleni, quindi utilizzateli con grande attenzione e sempre seguendo le istruzioni del produttore. Si suddividono in due categorie principali: da contatto, che uccidono se i parassiti toccano una foglia o un’altra parte della pianta; e sistemici, che vengono assorbiti dall’intero sistema della pianta. Avvertenza da non sottovalutare: non fatevi ingannare dal nome di certi prodotti – ad esempio l’ormone radicante in polvere – sono classificati come pesticidi, e richiedono la stessa attenzione nel manipolarli.
-Pensate agli altri
Nebulizzate al crepuscolo, quando le api sono andate a dormire, nel caso le sostanze chimiche siano nocive anche per loro. Nebulizzate quando l’aria è ferma, per evitare che il pesticida possa essere trasportato dalla brezza, e tenetelo lontano dagli stagni che possono contenere pesci, anfibi e altra vita acquatica.
-Smaltiteli senza correre rischi
I pesticidi sono classificati come rifiuti pericolosi, quindi quando avrete finito di usarli:
Non versateli nel lavandino
Non metteteli nel bidone dei rifiuti a meno che l’etichetta non indichi che potete farlo
Non gettateli nel falò che accenderete per bruciare le sterpaglie (possono sprigionare fumi velenosi o essere troppo infiammabili per essere bruciati in totale sicurezza)
Consultate l’autorità locale sullo smaltimento sicuro dei rifiuti
Siate un bravo giardiniere
I parassiti non sono l’unica sfida che devono affrontare i giardinieri. Le malattie fungine come la ruggine delle piante o l’antracnosi sono comuni, possono presentarsi delle carenze nutrizionali e anche altri acciacchi – saranno le vostre piante a dirvi quando non stanno bene. Mettendo in pratica alcune regole fondamentali e avendo cura dell’igiene si può fare molto per prevenire i problemi e mantenere in salute le vostre piante. Qui di seguito qualche consiglio su cosa fare e cosa non fare:
Fertilizzate le piante regolarmente così non soffriranno per la mancanza di azoto, potassio, fosfato, manganese, magnesio o ferro (foglie ingiallite o decolorate, crescita lenta o caduta precoce delle foglie)
Assicuratevi che le piante ricevano acqua a sufficienza in modo che non soffrano per la siccità (colorazione autunnale prematura e caduta precoce delle foglie)
Rimuovete e distruggete le foglie infette (non usatele per il compostaggio) in caso di ruggine (marrone o arancione o con macchie sulle foglie) o antracnosi (foglie ingiallite con macchioline marroni e nere che appassiscono e cadono); può anche essere utile nebulizzare regolarmente le piante sensibili, come le rose, con fungicidi appositamente brevettati
Rimuovete e distruggete le foglie infette a causa della ruggine o dell’antracnosi che sono cadute sul terreno e mantenete l’area pulita e in ordine per evitare la diffusione delle spore
Non annaffiate in pieno sole perché l’acqua può scottare le foglie; annaffiate di sera e nelle giornate uggiose
Non applicate insetticidi o fungicidi con un clima caldo e soleggiato, o troppo spesso, oppure con un dosaggio sbagliato, altrimenti le foglie si decoloreranno e si scotteranno.